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L’Abruzzo: un luogo di atmosfere della memoria. 
Una regione e lo scorrere del tempo, come  sabbia filtrata in una clessidra.
La mano dell’uomo ha prodotto  segni indelebili: un patrimonio fantastico di monumenti d’arte, cultura, tradizioni. 
Il passato che  rivive tra  città borghesi, ricche di storia e  peculiarità architettoniche, con un assetto urbanistico non stravolto, con una  coralità dell’edilizia abitativa e una stratificazione del costruito che danno ancora senso e qualità alla vita. Un passato raccontato dalla moltitudine di borghi in pietra viva, arroccati e sparsi  tra i monti. Case strette l’una all’altra in un abbraccio difensivo delle popolazioni locali contro la pericolosità dei tempi. Una regione dove chiese, abbazie, eremi  s’incontrano ai margini di boschi secolari, tra campi ancora seminati, o nel silenzio profondo di vasti altipiani e di pascoli verdi, su colline in vista del mare ricche di profumi delle stagioni, e parlano di leggende, di storie mai sentite.
Scrigni di tesori: le città dell’arte che s’aprono agli occhi del viaggiatore, o i piccoli centri, luoghi d’incanto, dove scenografici scorci appaiono intrisi delle tinte della bellezza, quasi dipinti emozionali. L’Abruzzo con ventuno paesi nel Club dei Borghi più belli d'Italia è un viaggio tra luoghi d’incanto, in cui s’avverte il colore del tempo  e il suono misterioso dell’antico.
Una regione che svela ad ogni passo “tesori” sconosciuti dove natura e arte si fondono e il senso della scoperta e dell’avventura è ancora una realtà.

COSA VEDERE IN ABRUZZO

 

IL PARCO NAZIONALE DELLA MAJELLA, UN PARCO PER TUTTI

 

Il Parco presenta sempre uno scenario di straordinaria bellezza dai colori che cambiano con le stagioni passando dalle mille gradazioni del verde della primavera alle sfumature dorate dell'autunno, con i paesi e i borghi,perfettamente integrati nella natura, incastonati nei versanti collinari o svettanti sui cocuzzoli. Nel Parco vivono stabilmente molte specie di animali come il lupo, l'orso, il camoscio d'Abruzzo, il cervo, il capriolo, la martora e non ultima la lontra, e poi l'aquila reale e molte specie di uccelli. Tanti i giardini botanici,  i musei naturalistici ed archeologici, così come sono numerose le aree faunistiche che consentono di osservare gli animali nelle loro naturali attività.  La diversità degli ambienti, la natura incontaminata e selvaggia, i panorami mozzafiato  rendono il Parco luogo ideale per l'attività escursionistica. Qui un'estesa rete di sentieri, lunga circa 700 km., è  in grado di soddisfare le esigenze degli escursionisti esperti così come dei visitatori che desiderino fare una breve passeggiata nella natura. Molti itinerari sono adattissimi anche ai bambini come è documentata dall'allegata esperienza vissuta da una coppia insieme alla loro piccola figlia di soli tre anni.

 

COSTA DEI TRABOCCHI

 

 

Lungo la magica ed unica costa dei trabocchi, tra Ortona e Fossacesia, San Vito Chietino domina l’Adratico. La cittadina, definita da D’Annunzio “il paese delle ginestre”, sorge su uno sperone roccioso a picco sul mare e dalle sue balconate si gode un ampio panorama che spazia dalla Majella al Gargano, alle Isole Tremiti. Il borgo medievale conserva molte tracce del suo passato con  resti della cinta muraria e belle chiese. In località Murata Bassa, vi sono dei resti archeologici risalenti  al I/VI secolo.  La Marina di San Vito Chietino è una tranquilla e piacevole località, con belle spiagge di sabbia o di ciottoli, sorvegliate da maestose rupi di arenaria. La costa particolarmente frastagliata è caratterizzata dal Promontorio del Turchino, così chiamato  per il mare limpidissimo che assume le intense sfumature del cielo. Questo angolo è reso ancora più suggestivo dalla presenza del "Trabocco del Turchino". Alle spalle del promontorio, tra aranceti e gialle ginestre, si erge Villa Italia, l'eremo in cui Gabriele D'Annunzio ha trascorso lunghi periodi, affascinato dalla bellezza dei luoghi. Qui ha vissuto molte sue passioni ed ha elaborato "Il Trionfo delle Morte". La cucina locale è tipicamente marinara, da provare il “brodetto di pesce alla sanvitese” e gli squisiti piatti a base di pasta condita con semplici sughi di pesce. Numerose le manifestazioni di vario genere. L’ultimo fine settimana di luglio si svolge la festa della Madonna del Porto con una suggestiva processione in mare su barche ornate a festa. Tante le possibilità di escursioni alla scoperta delle tante meraviglie culturali, architettoniche e naturali situate non lontano dalla località.

 

L'Abruzzo, un grande museo all'aperto.
Noto in tutto il mondo per la sua natura, l'Abruzzo espone, come un grande museo all'aperto senza orari né mura, opere d'arte e monumenti nel suo peculiare e intatto paesaggio. Accanto ai luoghi celeberrimi come la rocca di Calascio, lo straordinario centro storico di Pescocostanzo, il Museo Archeologico Nazionale di Chieti, il poderoso castello cinquecentesco dell'Aquila, emozionano il viaggiatore decine e decine di meraviglie meno note, sparse in ogni angolo della regione. I restauri di chiese e castelli, la sistemazione e  la valorizzazione dei siti archeologici e degli eremi, la nascita di piccoli e grandi musei e dei nuovi centri visitatori dei Parchi, fanno sì che l'elenco delle cose da vedere si allunghi ogni anno. Anche questo fa parte del grande fascino della "regione verde" d'Italia.

UN MUSEO A CIELO APERTO

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